Immerso in un contesto naturalistico
senza pari,con uno scenario di tipo mediterraneo e dal suggestivo paesaggio del canyon del Raganello..
AntichetradizioniTestimonianza di cultura
Residenza ideale
per chi vuole concedersi una piacevole vacanza tra natura, cultura, tradizioni e relax.
Atmosferedel passatoComfort del presente
Residenza antica ristrutturata
che ha mantenuto le atmosfere del passato includendo i comfort del presente.
Benvenuti
B&B La Stella immerso nel cuore antico di Civita, borgo storico arbereshe che custodisce affascinanti identita' albanesi come la lingua, il rito religioso e i magnifici costumi tradizionali.
B&B La Stella nasce da un'idea di Stella e Giusy Rabia, che hanno creato una location per vivere il semplice ritmo della cultura e del paesaggio di una delle piu' belle vallate del Pollino.
La “Settimana Santa“, “Java e Madhe” così chiamata dagli Arbëreshë, contiene elementi tradizionali le cui radici affondano in epoche lontane.
Questa magica atmosfera caratterizza la vallja, antica ridda, dolce, tragica e struggente che ricorda l’eroe Skanderbeg che guidò il suo popolo in terra di Calabria. Si festeggia ogni anno il martedì di Pasqua.
I Comignoli (çimineret)
Hanno la peculiarita' di essere diversi l'uno dall'altro.Si possono visitare tutto l'anno.
I comignoli (çimineret) civitesi hanno la peculiarità di essere diversi l’uno dall’altro. Hanno forme strane e particolari, legati a credenze e superstizioni.
Il comignolo era come una firma per ogni nuova casa, di cui diventava il totem, con la funzione non solo di aspirare il fumo dai camini ma anche di tenere lontani gli spiriti maligni.
Sono una cinquantina i comignoli storici, costruiti probabilmente tra fine Seicento e inizio Novecento. Si possono visitare tutto l’anno.
"Case Kodra"
In memoria dell'artista albanese Ibrahim Kodra.
“Case Kodra” in memoria dell’artista albanese Ibrahim Kodra.
Le casette ubicate in vari rioni dell’abitato sono la testimonianza del tocco post cubista.
Le abitazioni sono facilmente riconoscibili dalla grande porta e dal comignolo che funge da naso mentre le finestrelle sono gli occhi.
La loro edificazione avvenne tra fine ‘800 ed inizi ‘900 ma altre ancora erano più datate.
Nel centro storico, oltre alla cappella di Sant’Antonio e a quella cinquecentesca di Santa Maria della Consolazione, è presente la parrocchia di Santa Maria Assunta,
con l’iconostasi, l’altare quadrato, le icone e gli affreschi.
Qui si celebra la liturgia bizantina in lingua albanese, perché gli albanesi stabilitisi in Italia hanno portato con se la fede della Madreterra.
Interessante è un organo Settecentesco ai lati del coro, le icone del Cristo Pantokràtor e della Vergine Odigitria sono state dipinte dall'italo-albanese Alfonso Caccese,
quelle delle dodici feste dell’anno liturgico sono giunte da Atene.